domenica 27 marzo 2016

Rita Francese

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http://www.ritafrancese.it/
realizzato da Rita Francese,  docente di Informatica presso l’Università degli Studi di Salerno dove troverete tante informazioni sull'autismo

domenica 20 marzo 2016

Nicoletta Tinti

Ex ginnasta della Nazionale (con cui ha partecipato alle Olimpiadi di Atlanta) e danzatrice, Nicoletta Tinti, nata il  22 maggio 1979 ad Arezzo, è su una sedia a rotelle dal 2008 a causa dell’esplusione di un’ernia discale che le ha lesionato il midollo spinale.              Paraplegia, la diagnosi.
Ecco cosa ricorda Nicoletta del giorno in cui la sua vita cambiò.        «Era un lunedì di luglio. La mattina alle sei mi svegliò una fitta fortissima alla schiena, come una pugnalata, causata da una ernia di cui non mi ero resa conto di avere. In poche ore cominciai a perdere movimento agli arti inferiori. All’ospedale di Siena mi operarono subito. Al risveglio, i medici mi dissero che non avrei più camminato». Nicoletta confessa di non essersi resa subito conto del suo nuovo stato. «Se piansi fu solo perché gli altri piangevano».
Una settimana dopo l’operazione fu trasferita alla Unità Spinale di Firenze e solo allora, confrontandomi con le altre persone in carrozzina, mi resi davvero conto della mia nuova realtà».
Questo suo handicap non le ha impedito di rimodellare il suo curriculum dove alla voce «professione» ha scritto «ingegnere civile» e tra le sue passioni ha messo la parola «danza». Nicoletta balla e lo fa con disinvoltura. Grazie all’aiuto di una gabbia «grim», Nicoletta riesce a muovere la parte superiore del suo corpo e a rendere invisibile quella disabilità che nella vita quotidiana vive con orgoglio.
Ha fondato la compagnia di danza “Inoltre”. [http://www.inoltre.company/]



Da YouTube






Pensieri


Gli altri piangevano, ma io vedevo solo me stessa, la donna di sempre, timida e attiva. Non ho mai avuto momenti di disperazione.

Il mio mondo è stato ed è quello dello sport che ti abitua alle rinunce e alla determinazione.

Ho imparato a convivere con la mia nuova condizione. Pochi giorni dopo l’operazione iniziai fisioterapia e misi in pratica tutto quello che mi insegnavano. Mi posi piccoli obiettivi da trasformare in grandi vittorie quotidiane, come imparare a vestirmi. Non ho mai pensato di dipendere da altri. Né in casa né fuori. Così presi subito la patente per disabili e in un anno terminai gli esami e la tesi che mi mancavano per la laurea in ingegneria civile

domenica 6 marzo 2016

Ibrahim Hamato

Nonostante abbia perso entrambe le braccia in un incidente quando aveva solo 10 anni, Ibrahim Hamato non si è dato per vinto e si è allenato duramente per diventare un fenomeno del ping pong. E con la racchetta tra i denti, l'atleta egiziano ha vinto partite su partite, fino a diventare un giocatore professionista e uno dei più famosi del circuito.







Da Youtube 








Pensieri



Disabilità non è nella braccia o nelle gambe. Disabilità è nel non perseverare in ciò che si vorrebbe fare.



Nulla è impossibile se si lavora duramente per un obiettivo. (...) Nella mia vita le due cose più importanti sono due. La prima è mia moglie, lei è tutto per me. Mentre la seconda è proprio il Ping Pong, sport nel quale trovo la mia più grande soddisfazione nel giocare e godermi ogni singolo punto conquistato.



Tre anni dopo la sciagura volevo ricominciare ma non riuscivo a giocare con la racchetta sotto al braccio. Dopo aver tentato varie soluzioni ho deciso di tenere la racchetta con la bocca, e come vedete funziona!